Recensione di “Sorridere con gli occhi – Novella in undici atti” di Bettina Delia Monticone

☕️☕️☕️ RECENSIONE ☕️☕️☕️

Recensione di “Sorridere con gli occhi – Novella in undici atti” di Bettina Delia Monticone in collaborazione con autrice

Data di pubblicazione 9 maggio 2021
Copertina rigida196 pagine

Un libro da assaporare in ogni parola, riga e pagina

Da tanto tempo veramente non trovavo un racconto, un romanzo, o una novella così particolare. 

L’autrice in questo libro si mette completamente a nudo, raccontando la sua vita, le persone care che le gravitano intorno tutti i giorni. 

Il tema centrale è il periodo di pandemia che tutti abbiamo attraversato e stiamo attraversando. 

“Nel tempo sospeso, ho imparato che con tre gocce di latte scremato il mio caffè diventa gentile. Anche se il gusto non cambia, io so che posso regalarmi questa piccola coccola e sorrido. Ho imparato che se togli tutti libri dalla libreria, combatti la polvere, e li rimetti in ordine, comunque uno spazietto per un libro in più lo trovi. E l’ultimo arrivato conquista il suo posto. Ho imparato che ci sono infiniti angoli da pulire in una casa, tra una pagina di un libro e l’altra, che la polvere è più lenta di me. Ho imparato che se ti svegli tutte le notti alle quattro e mezza e inizi a pensare, ti fai del male, dovresti aprire il libro sul comodino e leggerlo.”

Non un semplice racconto, ma un viaggio nei sogni della protagonista, nemmeno una biografia se così vogliamo dire ma un completo viaggio nei sentimenti. 

E tanto il detto in questo romanzo ma anche, e soprattutto, il non detto, quello che si legge tra le righe… 

“L’amicizia è una boccata d’aria fresca in una “giornata No“, mi ha detto una volta la mia amica, quando non sopporti niente e nemmeno te stessa ma cerchi sollievo in quella sola persona. Sei la febbre e non riesci a dormire la gola brucia e il naso non collabora, un semplice bicchiere di acqua fresca per te è tutto. Certe persone sanno togliere la sete come acqua e menta, senza zucchero, quando accendi disperato la luce della cucina e vorresti piangere.”

La visione della vita in questo romanzo è positiva, ci parla del 2020, quest’anno che più di ogni altro ci ha dato opportunità di riflessioni ed emozioni, dolore ma anche speranza. 

“Quando il lavoro è un’incognita, quando il mondo cambia per colpa di un virus trovando tutti noi impreparati, quando non puoi vedere amici lontani come vorresti e rischi di non vedere più nemmeno quelli vicini, quelli che abbracci ogni giorno in palestra: deve esistere una svolta, anche quando ti senti stanco. Serve un progetto per le giornate senza stimoli, dice la vocina nella mia mente, e sono certa che se solo sapessi cosa sia la noia nella vita, lo capirei con più semplicità. Alcuni di noi non provano noia nel tempo che scorre, ma quel senso di pienezza del tempo che anestetizza dall’inquietudine. Sono sufficienti ventun giorni ad abituarsi a una nuova quotidianità, ventun giorni a entrare nei panni di un attore che indossa i propri abiti per uscire dalla camera da letto e andare in cucina, in giardino, intorno a casa.”

Se immagino la Monticone intenta a scrivere la vedo a riempire infiniti quaderni di appunti, e poi a organizzarli e trasferirli nella sua novella. 

Non è una lettura semplice ma va interiorizzata. La lettura mi ha fatto scaturire importanti riflessioni. 

“Grazie ad ogni caffè improvvisato di cui si aveva poca voglia e ai baci rubati, grazie alla leggerezza delle scoperte, a tutti quei libri comprati per caso. Alla voglia di guardare alle cose con purezza e tenerezza, posando sul comodino le delusioni e le lame che ci hanno ferito. E grazie ai miei occhi, per aver imparato a guardare il mondo proprio così. Auguro a tutti voi lo stesso sguardo pieno di vita.”

4,5/5 ⭐⭐⭐⭐

2 pensieri riguardo “Recensione di “Sorridere con gli occhi – Novella in undici atti” di Bettina Delia Monticone

  1. Deve essere un libro affascinante, che mostra al lettore la vita interiore dell’autrice. Mi piace e so che mi piacerebbe leggerlo. Complimenti a Bettina Delia Monticone, della quale spero di poter leggere presto il libro, e grazie a Maura Orsucci per averlo recensito in un modo così sentito

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