Recensione di “L’ABC del gioco” di Noemi Lazzarin a cura di Tantilibriecaffe
📘 Editore: Gruppo Albatros Il Filo
📆 Data di pubblicazione 13 febbraio 2023
📚 Copertina flessibile: 276 pagine
Thriller
Sinossi
Rachele e Damiano non si conoscono, ma si ritrovano a dover seguire le regole di un gioco perverso, dopo essere stati rapiti e rinchiusi in una camera sotterranea, allestita come una lussuosa camera di un hotel a cinque stelle. Ma i risvolti del forzato soggiorno sono tutt'alto che stellati: tre uomini GLI ABC, così denominati dalle vittime, mettono in scena un percorso efferato e manipolativo. Cosa accade tra quelle mura? I ragazzi si salveranno o soccomberanno al gioco?
Il libro L’ABC del gioco di Noemi Lazzarin è un thriller psicologico che racconta la storia di Rachele e Damiano, due ragazzi rapiti e costretti a partecipare a un gioco perverso e violento da tre uomini chiamati ABC.
Il libro esplora i meccanismi di reazione alla violenza e alla prigionia, e il legame che si crea tra le due vittime, che cercano di opporsi al gioco e di sopravvivere.
Rachele e Damiano vengono rapiti da tre uomini che si fanno chiamare ABC e portati in una camera sotterranea arredata come una suite di un hotel di lusso.
ABC li sottopone a un gioco perverso e violento, in cui devono rispondere a domande e superare prove, altrimenti subiscono punizioni fisiche e psicologiche.
Rachele e Damiano cercano di resistere al gioco e di trovare una via di fuga, mentre tra loro si crea un legame di solidarietà e affetto. Il gioco si fa sempre più crudele e insostenibile, e i due protagonisti devono affrontare le conseguenze delle loro scelte e delle loro azioni.
Lo stile narrativo dell’autrice, Noemi Lazzarin, è fluido e coinvolgente, capace di creare suspense e tensione in una trama originale e ben strutturata. L’autrice usa un linguaggio semplice e diretto, ma anche volgare e scurrile quando descrive le violenze e le punizioni subite dai protagonisti. L’autrice si concentra sui meccanismi di reazione alla violenza e alla prigionia, e sul legame che si crea tra le due vittime, alternando momenti di crudeltà e di affetto. Lo stile narrativo dell’autrice è adatto a un thriller psicologico, ma può risultare disturbante e deprimente per alcuni lettori.
Ogni capitolo è in prima persona e alterna il POV dei due protagonisti Rachele e Damiano.
Il libro mi è piaciuto molto ma c’è un ma…
Arrivati circa a metà il tutto diventa ripetitivo e ridondante, avrei tagliato la metà dei capitoli probabilmente.
Ma quello che più temono probabilmente in assoluto credo tutti i lettori si è avverato purtroppo 😣: al finale è stata dedicata una pagina e mezzo, forse anche meno… e qui io debbo dirlo… delusione 😞
Peccato veramente perché il libro avrebbe meritato e ha un alto potenziale di trama, struttura e contenuti ma, a parer mio, Noemi non me ne voglia, va assolutamente rivisto insieme alla casa editrice e “ristrutturato” tra virgolette.
Per questo è solo per questo motivo purtroppo il mio voto è un 3,5/5 ☕️☕️☕️☕️
L’autrice
Noemi Lazzarin è nata a Novara nel 1991. Fin dal liceo classico, è attratta dalla scrittura anche se non vi si dedica seriamente fino a molti anni dopo, quando la nascita prematura di suo figlio la costringe a trovare un metodo per superare un periodo psicologicamente difficile. Con un passato tormentato alle spalle e un presente sereno, Noemi ha trovato nella narrazione il giusto mezzo per sfogare la sua creatività.
Sono molto grata all’autrice per avermi fornito una copia cartacea del suo romanzo.