INTERVISTA ad Alfonso Rotunno di Tantilibriecaffe

INTERVISTA ad Alfonso Rotunno di Tantilibriecaffe 

✔️ Buongiorno Alfonso, innanzitutto parlaci un po’ di te, qual è il tuo lavoro? I tuoi hobby e interessi?

Al momento mi occupo di artigianato in legno in Spagna, dove vivo. Sono appassionato di sport, di fotografia e di scrittura. Amo i manga, il folclore, la buona cucina e viaggiare.

 Parliamo del tuo libro d’esordio “Preventorio 108”. Di cosa parla? Com’è nata l’idea?

Dopo anni di abbandono il preventorio di Aigües è stato acquistato e riformato per creare un complesso alberghiero.

Diciotto persone ricevono un invito per prendere parte all’inaugurazione dello stabilimento balneare sorto sulle rovine. Apparentemente gli invitati non hanno nulla in comune e non si conoscono. Solo una cosa li avvicina: seppur in modo diverso, condividono tutti un legame col posto. Tale legame li spingerà ad accettare il soggiorno. Dopo un primo impatto di idillio, relax e reciproca conoscenza, il secondo giorno di villeggiatura non rispetterà le promesse e partorirà un risveglio fin da subito tormentato. 

I Diciotto si ritroveranno imprigionati al buio, senza elettricità, cibo e acqua. Al panico e allo sgomento iniziale, seguiranno le prime congetture. Solo allora un proiettore si attiverà da solo nel cineforum, catturando l’attenzione dei presenti. E lì i malcapitati faranno la conoscenza del loro misterioso anfitrione, un tale che di nome fa Harshad.

✔️ Qual è il motivo principale per cui scrivi… cosa vuoi trasmettere ai tuoi lettori?

Beh, il motivo principale è creare storie, storie che riescano a intrattenere i lettori, a farli divertire. Voglio dire, se io leggo un libro o vedo una serie o un film, prima di tutto voglio divertirmi e venire coinvolto nella storia. In questo caso il divertimento va a braccetto con qualche brivido e un po’ di tensione. Però cerco di non tralasciare mai un po’ di umorismo. E poi non manca trasmettere un messaggio, anche se a volte può essere celato.

✔️ Ti sei ispirato a qualcuno che conosci per creare i personaggi del tuo romanzo? C’è qualcosa di reale nelle tue storie o è tutto frutto di fantasia? 

Entrambe le cose. Innanzi tutto il libro ambientato è in un luogo realmente esistente; è frutto di ricerche, studi e interviste. Ho dovuto racimolare anche parecchio materiale sul web e libri dell’epoca. Pertanto ci sono fonti reali o per lo meno interpretazioni di situazioni reali. In altri casi i personaggi sono completamente inventati, basandomi sulla necessità degli eventi. Infine altri ancora sono ispirati a persone conosciute in prima persona.

 Stai scrivendo o scriverai un altro libro?

In questo momento no, però sto lavorando a un progetto di un racconto illustrato, in modo un po’ originale… Ho altri libri nel cassetto, beh, diciamo che sono già belli pronti. Tra questi, c’è il romanzo che fa da sfondo a Preventorio 108, da cui ho attinto per i capitoli del passato e che ebbi bisogno di scrivere in origine, per poter creare quest’ultimo.

✔️ Infine dicci perché dovremmo acquistare e leggere il tuo libro…?

Credo che possa piacere, soprattutto agli amanti del genere. Quantomeno, stando ai pareri di alcuni lettori che non conoscevo, ti fa restare incollato alle pagine fino alla fine, e credo che questo sia un punto importante in una lettura, specialmente in una di questo tipo. Poi io sono chi l’ha scritta, è difficile dare un parere obiettivo, per quello mi rifaccio a gente che l’ha letta senza conoscermi. Dal mio punto di vista invece credo che l’originalità della narrazione che vede gli eventi svolgersi dal punto di vista dei vari personaggi, possa rappresentare un punto di forza. Infine, il fatto che il luogo esiste davvero, può suscitare l’interesse del lettore che vuole vedere dal vivo ciò che ha letto in una fiction.

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